
Questa chiarezza è ancor minore dalla nascita sino a tutta l’adolescenza. L’adulto che in quel momento riveste il ruolo di educatore, deve ricordare che sono proprio i momenti emotivamente forti quelli in cui è ancor più difficoltoso capire quanto sta succedendo. Scatta allora l’importanza di mettere parole su quando l’altro sta vivendo interiormente.
Solo se può essere “presa in mano” l’emozione diventa gestibile, e quindi può avere avvio il processo che vede la causa, e con il tempo, anche la risoluzione di un emozione prima ingestibile. Inneschiamo i meccanismi di pensiero, per donare ai bambini la possibilità di capire e superare anche le situazioni più difficili.